Quello che più mi preme in questo momento storico
è opporre RESISTENZA a questa cultura mediatica e capitalistica a cui ci vogliono assuefare!
LEGALIZZIAMO LA LIBERTA'!!! CIELI LIBERI! TERRA LIBERA! MARE LIBERO!
#ORA

QUESTO BLOG VUOLE ESSERE UN ATTO DI RESISTENZA ARTISTICA A QUESTA GUERRA SILENZIOSA FATTA DI INFORMAZIONI FAKE CHE CREANO REALTA' FAKE

LA VERITA' PRIMA DI OGNI ALTRA COSA IN QUESTO REGNO.

"L'essere umano è un sistema di informazione e di conseguenza può essere guarito attraverso informazioni"
Erich Körbler

Un'informazione ricevuta in tempo utile cambia il percorso di un'intera vita
mariacristina

sabato 31 dicembre 2016

ATTENTATO A BERLINO. L' altra verità






Berlino: un altro falso del Katz! Con Rosario Marcianò, Angelo Terra e Tommix.

Un'analisi approfondita con tante prove che smontano, ancora una volta un falso di Stato per umani dormienti!





venerdì 30 dicembre 2016

POPOLO UNICO E LEGALE RAPPRESENTANZA - OLTRE IL 77° POSTO AL MONDO PER LIBERTA' DI STAMPA IN ITALIA C'E' CONTROCORRENTE

 **** www.popolounico.org  ****

L'AUTODETERMINAZIONE INDIVIDUALE E' DOVERE CIVICO.
CONSUETUDINE: Fonte di diritto costituita dalla ripetizione costante di un determinato comportamento da parte della generalità dei soggetti, accompagnato dalla convinzione della sua obbligatorietà giuridica.
Popolo unico é un gruppo di persone tutte indipendenti tra loro, ognuna responsabile delle PROPRIE azioni, ma coeso e compatto in un unico obbiettivo.. il pieno riconoscimento e applicazione dei 30 diritti INALIENABILI dell'uomo nella vita di ogni singolo individuo TUTTI i GIORNI in qualsiasi SINGOLO ISTANTE in OGNI LUOGO, popolo unico aborre e ripudia qualsiasi forma di violenza verso altri esseri umani é rispettoso delle istituzioni e delle cariche ricoperte finchè rispettano gli esseri UMANI, popolo unico NON fa guerre ne le avvalla, popolo unico non studia procedure per commettere o far commettere reati ne li incentiva 
popolounico studia procedure innovative da applicare nella giurisprudenza ordinaria per evitare di essere defraudati dei beni posseduti e diminuiti dei propri DIRITTI

Francesca Romana CONTROCORRENTE TV PUNTATA 8
In questa puntata tratteremo i temi di Popolo Unico e della legale rappresentanza con Wolf Marongiu.

https://www.youtube.com/watch?v=c8ffb4dEDc4&feature=youtu.be

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ControcorrenteRKI 9.12.16 POPOLO UNICO E LEGALE RAPPRESENTANZA Wolf Marongiu-Chiara Speranza


https://www.mixcloud.com/francesca-romana/controcorrenterki-91216-popolo-unico-e-legale-rappresentanza-wolf-marongiu-chiara-speranza/

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Controcorrente RKI 26ottobre2016 Pierangelo Spazzoli- MarioQuaranta-POPOLO UNICO - PROGETTO NUOVA ECONOMIA


https://www.mixcloud.com/francesca-romana/controcorrente-rki-26ottobre2016-rosario-marcian%C3%B2-pierangelo-spazzoli-marioquaranta-popolo-unico/


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Controcorrente RKI 24ottobre2016 Chiara Speranza-MatteoLotito-MarioQuaranta DENUNCIA SCIE CHIMICHE CON LEGALE RAPPRESENTANZA


https://www.mixcloud.com/francesca-romana/controcorrente-24ottobre2016-chiara-speranza-matteo-lotito-mario-quaranta/


 SCAMBIO DI BATTUTE CON UN LEGALE RAPPRESENTANTE


AUTODETERMINAZIONE INDIVIDUALE SANCITA DA TUTTI I PATTI INTERNAZIONALI



venerdì 18 novembre 2016

martedì 8 novembre 2016

Penisola Italica 2016: NOI SIAMO QUELLI CHE PARLANO ANCORA DI #SCIE_CHIMICHE

 NOI SIAMO QUELLI CHE PARLANO ANCORA DI #SCIE_CHIMICHE



Il senso di impotenza sale a chi ignora l'autodeterminazione individuale sancita da tutti i patti internazionali, a chi ignora la mega truffa della titolarità del nome, il senso di impotenza sale se non hai seguito LA CULTURA CHE CORRE COME UN CAVALLO AL GALOPPO QUI IN ITALIA. C'è gente che continua ad avere un EGO ancora troppo marcato per questi umili tempi di amore e verità. L'esempio degli altri deve essere LUCE non un campo dove giudicare e sentenziare senza CONOSCENZA. IL MESSAGGIO CHE DOBBIAMO LASCIARE ON AIR E' UN MESSAGGIO DI FORZA E SPERANZA. LE STRADE CI SONO, E LE ABBIAMO GIA' IMBOCCATE. Questa è la via ... non dovete seguirla DOVETE CREARLA VOI CON LE VOSTRE MANI E CON IL VOSTRO CUORE ... ehehheh ci vuole volontà eh? e si ci vuole VOLONTA' IN PRIMIS NELL'USCIRE DAI NOSTRI SCHEMI MENTALI! - LA MAPPA NON E' IL TERRITORIO! - . Sono due anni che in Italia tantissime persone si stanno aurodeterminado con gli strumenti di www.popolounico.org.. ci sarà un perchè? O SIAMO TUTTI SCEMI E CI PIACE PERDERE TEMPO DIETERO I VOLI PINDARICI SECONDO VOI?!?! METTETEVI A STUDIARE IL DIRITTO INTERNAZIONALE, DENUCIATELI E RIPRENDIAMO IN MANO LE NOSTRE VITE #ORA SENZA PAURE MA PIENI DI AMORE PER IL MONOD CHE VERRA' . Continuare a pensare di poter smuovere qualcosa da SOGGETTI GIURIDICI ,con le conoscenze che abbiamo oggi in italia, all'interno delle aule italiane E' DA PAZZI! Sopra il nostro nome e cognome fin dalla nascita hanno messo il marchio del diavolo (DEBITO PUBBLICO- SIAMO DELLE MERCI - E LE MERCI NON PROFERISCONO PAROLA!!! ) dovete togliervelo di dosso ... altrimenti il diavolo vi verrà sempre a tuzzolare alla porta ...considerandovi cosa sua .... questo è. amore&giustizia #ORA
Questa è una CHIARA SPERANZA!

PRENDETE COSCIENZA! 


CONTROCORRENTE: QUESTA SERA INTERVISTA A ROSARIO MARCIANO' ORE 20.00

Questa sera alle 20 Controcorrente è su YouTube dove intervisterò Rosario Marcianò in compagnia di Mario Quaranta. Parleremo di scie chimiche, terremoti,geoingegneria clandestina cercando di trovare soluzioni.
Se volete intervenire e fare domande basta iscriversi al canale e commentare sotto il video.
#massacritica #lacentesimascimmia #civoglionoschiavi #ciavrannoribelli #controcorrente


CONTROCORRENTE PAGINA FB 



lunedì 7 novembre 2016

POPOLO UNICO: AUTODETERMINAZIONE INDIVIDUALE SANCITA DA TUTTI I PATTI INTERNAZIONALI

www.popolounico.org Popolo unico non è un'associazione, non è un movimento. non è un partito, non è una setta, non è religione. POPOLO UNICO SONO TUTTE QUELLE PERSONE che hanno deciso di FARE piuttosto che continuare a delegare. Autodeterminazione Individuale sancita da tutti i patti internazionali #unica_soluzione <3 infoArmatevi #ORA

sabato 5 novembre 2016

NASA & Facebook vi raggirano - E' TUTTO FAKE

In questo video si capisce chiaramente come la NASA e Facebook lavorano insieme per ingannarvi mostrandovi video spacciati per Live che risalgono ad anni prima.
Il messaggio è chiaro: attaccare chi mostra la verità.

FATEVI AL VOSTRA IDEA CON IL VOSTRO CERVELLO

Stream: Earth from Space



MA VI PARE POSSIBILE CREARE TERREMOTI ARTIFICIALI?

https://www.facebook.com/AnonymousWarInTheEye/posts/1837550076478842



MA TI PARE CHE SIA POSSIBILE CAUSARE TERREMOTI ARTIFICIALI!!!! SI.. BASTANO DEI CAMION OPPORTUNAMENTE ATTREZZATI...
TESTIMONIANZA DI UN MILITARE E DI UN FISICO ... HAARP E PAMIR... VERIFICATE PURE .... SPERO CHE SIA CHIARO IL COME, ADESSO.... e a cosa servono le SCIE... E COSA SONO QUELLE ONDE SULLE NUVOLE.
''Ricordiamoci di un terremoto che ha avuto luogo all’inizio del 1999 durante la fase delle trattative diplomatiche, prima dell’inizio dei bombardamenti della Jugoslavia.
Un terremoto di una potenza di più di 5 gradi, sulla scala Richter, il suo epicentro apparente era situato al nord della Bosnia, nella regione di Brcko, una zona, sensibile sul piano diplomatico, durante le transazioni che vi si tenevano all’epoca.
Ora, se non ricordo male, secondo i notiziari radio di allora, i sismografi francese, soprattutto in Alsazia, non hanno registrato la scossa [come d’abitudine] che avrebbe dovuto corrispondere a un terremoto naturale di questa grandezza in quel luogo.


Durante la Guerra del Golfo del 1990-91, ho avuto l’opportunità di sentir parlare del concetto di SEQ (simulated earthquake, terremoto simulato) da parte di un americano, ufficiale superiore del Genio, mentre stavamo parlando degli effetti delle bombe aerosol a de-ossigenazione (l’USAF ha lanciato tre di queste durante le operazioni nel sud dell’Iraq).
Durante questa conversazione, che è slittata dai "Big Blue Boys" (le bombe di prima) su altri tipi di armi futuristiche, secondo questo ufficiale, le ricerche continuavano su scala ridotta, negli Stati Uniti, nonostante la decisione negli anni ’70 di abbandonare le ricerche sulla manipolazione degli elementi naturali. Questa decisione era stata presa sotto la pressione dell’AG delle Nazioni Unite.''
Comandante Pierre-Henri Bunel
Francia
Sappiamo, e gli scienziati sovietici lo hanno confermato nel 2007, che delle macchine per scatenare terremoti sono state attivamente studiate e sviluppate dagli anni Cinquanta. L’apparecchiatura la meglio descritta è il sistema Pamir. Si tratta di un generatore elettrico MHD molto potente, trasportabile.
L’energia di base è espulsa da un booster a propellente solido che sputa i suoi gas attraverso un ugello di scarico inclinato. Un alcaloide è mescolato con il propellente in modo che i gas che arrivano a 3000°, abbiano una migliore conduttività elettrica. L’ugello è quindi "un ugello MHD di tipo Faraday, a elettrodi segmentati". Il gas passa a una velocità V in un campo magnetico creato da un enorme solenoide, contenuto nella "forma di formaggio" visibile sulle immagini e nei filmati. Il sistema crea allora un campo elettromotore elettrico indotto VB, dove V è la velocità in metri al secondo e B è il campo magnetico espresso in Tesla (un Tesla è pari 10.000 gauss). Un moderato campo magnetico è prodotto per cominciare, per creare una corrente, che viene inviata nel solenoide stesso, e questo eleva il campo a diversi Tesla. Il campo VB sarà maggiore, e anche l’efficacia di conversione dell’energia termica generata dal booster. Il generatore libera allora la potenza di un piccolo impianto nucleare e possiamo dire che l’energia elettrica prodotta sarà di diverse centinaia di megawatt. Il prodotto di tale energia elettrica è limitata al tempo di combustione del carburante nel booster: meno di una decina di secondi.
I russi hanno istituito delle unità mobili su camion di grandi dimensioni, dotati anche di una gru, che permette di inserire nel suolo delle barre conduttrici, per portare l’energia elettrica, a una profondità, da valutare. La macchina, prima della scarica, deve avere nel suolo, non un elettrodo, ma due, situati ad una certa distanza l’uno dall’altro.
Il flusso di corrente negli strati profondi provoca un rilascio di calore per effetto Joule, che sarà più efficace se questo viene effettuato in una nappa freatica, la vaporizzazione dell’acqua può così essere utilizzata come un "cric". Altri sistemi, più sofisticati, sono possibili per utilizzare la potenza di questa corrente elettrica.


Ovviamente, delle iniezioni di energia simili nelle vicinanze di faglie scatenano terremoti, la qualcosa i russi avevano dimostrato degli anni Ottanta. Allora, questo sistema agisce funziona come gli "stimoli" sonori che possono scatenare delle valanghe.
L’energia utilizzata per creare queste onde sonore, che scuotono la massa di neve è incommensurabile con l’energia della valanga stessa. Allo stesso modo, se una tensione sufficientemente importante è accumulata in una faglia, punto di contatto tra due placche tettoniche, e se questa situazione è abbastanza instabile, questa modesta sollecitazione può bastare per attivare terremoti estremamente letali. Queste unità di "scatenamento terremoti" possono essere messe in opera sulle parti emergenti della crosta terrestre, o su di un fondo marino. Lo choc indotto può destabilizzare una faglia a distanze considerevoli, potendo esercitare questi effetti a centinaia o anche migliaia di chilometri di distanza.
Jean-Pierre Petit, Astrofisico e ex direttore del Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica (CNRS)
Francia
RIFERIMENTI Links
« Haiti’s future glitters with gold. Impoverished country gets second look due to stabilizing political climate, high gold price », The Star (Canada), July 21, 2007.
« Haïti regorge de pétrole affirment Daniel et Ginette Mathurin », Radio Metropole (Haiti), 28 janvier 2008.
Japanese monitoring of HAARP energy

venerdì 4 novembre 2016

SCIE CHIMICHE: 8 SETTEMBRE 2016 - ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/09432

FONTE: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=5/09432&ramo=C&leg=17



Atto Camera




Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-09432

presentato da


PELLEGRINO Serena

testo presentato


Giovedì 8 settembre 2016

modificato


Lunedì 12 settembre 2016, seduta n. 670


  PELLEGRINO e ZARATTI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:

«La geoingegneria – detta anche ingegneria del clima – è un vasto insieme di metodi e tecnologie che mirano ad alterare deliberatamente il sistema climatico al fine di alleviare l'impatto dei cambiamenti climatici»;

il Panel Internazionale per il Riscaldamento Climatico (IPCC, Intergovernmental Panel on Climate Change) delle Nazioni Unite nel suo Quinto Rapporto (AR5) del settembre 2013, ha nominato per la prima volta la geoingegneria come tecnica in grado di controllare il riscaldamento globale senza dover ridurre le emissioni di gas ad effetto serra, richiamando SRM (acronimo che sta per Solar Radiation Management, cioè, in italiano, gestione – ovvero contenimento, ovvero mitigazione, riduzione, blocco, etc – della radiazione solare);

nel predetto rapporto (AR5) non sono stati chiariti gli effetti dell'applicazione delle tecniche di alterazione deliberata del sistema climatico SRM e CDR (Carbon Dioxide Removal) sull'ecosistema;

pur tuttavia vi è evidenza pubblica nei lavori dell'IPCC (WG I) del riferimento già nel titolo (capitolo 7) alla tecnica dell'SRM mediante irrorazione di «Nuvole e Aerosol», pratica di cui non vi è certezza scientifica circa gli effetti sull'ecosistema e, indirettamente, sull'uomo;

l'uso di aerosol diffondenti in quota allo scopo di aumentare la riflettività (albedo) della Terra, richiama con forza il tema dell'ATRMF (active technical management of radioactive forcing), progetto di cui fu protagonista lo scienziato Edward Teller (E. Teller, R. Hyde e L. Wood «Global Warming and Ice Ages», 1997. E. Teller, R. Hyde e L. Wood «Active Climate Stabilization: Practical Physics-Based Approaches to Prevention of Climate Change», 2002) ed i cui studi risultano essere stati presentati a Erice, al «22-esimo seminario internazionale delle Emergenze Planetarie» ed a Washington, in occasione del Simposio dell'Accademia Nazionale d'Ingegneria;

da un recente studio condotto presso l'aeroporto di Zurigo dall’Institute for Atmospheric and Climate Science, ETH Zurich, al fine di stabilire la composizione chimica dei gas di scarico delle turbine dei velivoli, è stato possibile riscontrare composti metallici tutti internamente mescolati con le particelle di fuliggine, tra cui cromo, ferro, molibdeno, vanadio, alluminio, bario, rame, piombo, nickel, manganese, titanio, zirconio, calcio, sodio, silicio, condizione anomala e impropria alla combustione;

quanto precede parrebbe pertanto già smentire la circostanza che saremmo soltanto ad una fase di studio in laboratorio della tecnica dell'SRM, condizione peraltro non chiarita dal rapporto IPCC laddove si legge in modo contraddittorio che: «Fintantoché le concentrazioni di gas serra continuassero ad aumentare, si richiederebbe un aumento proporzionale di SRM, esacerbandone gli effetti collaterali». Con il chiaro riferimento ad un «aumento proporzionale», che confermerebbe viceversa il fatto di trovarsi ad una fase avanzata del progetto SRM e ad effetti collaterali che nel seguito il rapporto così sintetizza: «Inoltre, con grande probabilità, un aumento del SRM a livelli considerevoli comporterebbe il rischio che un'interruzione delle stesse, per qualsiasi motivo, risulti in un rapido aumento (entro un decennio o due) delle temperature superficiali a valori coerenti con la concentrazione di gas serra, il che sottoporrebbe a forte sollecitazione i sistemi sensibili ai cambiamenti climatici. Infine, l'SRM non sarebbe in grado di compensare l'acidificazione degli oceani dovuta all'aumento di CO2.»;

la cooperazione tra lo Stato Italiano ed il Governo degli Stati Uniti sul tema del riscaldamento globale ha visto un'importante accelerazione a seguito della firma dell'accordo Italia-U.S.A. del 2002 definito «Piano dettaglio accordo Italia U.S.A. sul clima»;

tale accordo non esclude l'applicazione della tecnica geoingegneristica dell'SRM, che pare invece contemplarla nel WORKPACKAGE 10 dal titolo «Esperimenti di manipolazione degli ecosistemi terrestri» (pag. 38);

i recenti accordi di Parigi, volti a stabilizzare l'aumento della temperatura al di sotto dei 2oC, non mitigano le preoccupazioni ed i dubbi sulle applicazioni delle scienze geoingegneristiche al clima, posto che solo una drastica ed immediata riduzione della CO2 attraverso l'abbandono del fossile e un immediato processo di conversione alle fonti di energie rinnovabili potranno consentire di raggiungere l'ambizioso traguardo che è la salvaguardia del pianeta dal rischio della sua autodistruzione a causa dell'aumento della sua temperatura;

a tutt'oggi non è dato sapere agli interroganti in che modo o forma il Governo italiano è impegnato nell'applicazione delle scienze geoingegneristiche in forza del richiamato trattato e degli atti successivi –:

alla luce di quanto esposto in premessa, al fine di tutelare l'ambiente dall'applicazione delle tecniche geoingegneristiche, quali accertamenti ed eventuali riscontri si siano avuti riguardo agli effetti collaterali sull'ecosistema ed il loro grado di inquinamento per l'uomo, l'ambiente e la biodiversità. (5-09432)



Atto Camera




Risposta scritta pubblicata Giovedì 8 settembre 2016

nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)

5-09432



Con riferimento alle questioni poste dagli Onorevoli Interroganti, in via preliminare, si fa presente che, nel quinto rapporto dell'IPCC (AR5) del 2013, viene riportato che le tecniche di geoingegneria e dei metodi di gestione della radiazione solare, citate nella interrogazione, non sono al momento implementati né testati, anche in virtù della incertezza e mancanza di conoscenza su eventuali effetti sull'ambiente e sulla salute. In particolare è ancora incerto quale sia la quantità di aerosol necessaria per ottenere un risultato efficace.

Al riguardo, si evidenzia che al momento ci sono pochi studi scientifici in cui si sono affrontate le tematiche dei metodi di gestione della radiazione solare e le implicazioni sul clima con particolare riferimento alle precipitazioni. Ciò nonostante, tali studi hanno evidenziato numerosi effetti collaterali e rischi derivanti dall'implementazione di tali metodi. Inoltre sono stati evidenziati potenziali effetti avversi che potrebbero vanificare l'applicazione di tali metodi per l'obiettivo di ridurre l'effetto serra.

Si sottolinea, infine, come la geoingegneria e i metodi di gestione della radiazione solare (SRM) sono ancora ad uno stadio embrionale e pertanto non considerati negli accordi internazionali come strumento di riduzione dell'effetto serra.

Infatti, l'accordo di Parigi prevede l'impegno volontario dei Paesi firmatari, alla riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera attraverso l'implementazione di politiche e misure di mitigazione di gas serra, incluse politiche di sviluppo delle energie sostenibili, a livello nazionale, e non prevede l'utilizzo delle tecniche riportate nell'interrogazione parlamentare.

Infine, con riferimento all'accordo del 2002 definito «Piano dettaglio accordo Italia-USA sul clima», ed in particolare al WORKPACKAGE 10 dal titolo «Esperimenti di manipolazione degli ecosistemi terrestri», si precisa come tali attività sono state focalizzate sulla ricerca eco fisiologica, al fine di simulare e verificare i meccanismi di risposta delle piante in atmosfera a concentrazione di CO2 arricchita in termini di produttività e di vulnerabilità con esplicito riferimento al futuro ruolo dei sequestri di carbonio da parte dei sistemi agroforestali.




SCIE CHIMICHE: TESTIMONIANZE DA METEREOLOGI STRANIERI

testimonianze di due metereologi che nel bel mezzo della loro performance televisiva hanno avuto il coraggio di denunciare pubblicamente quanto di loro conoscenza. Parliamo del meteorologo Kevin Lollis della KTVL-News [9] e del tedesco Gunther Tiersch durante le previsioni meteo mandate in onda in una TV tedesca (ZDF)




mercoledì 2 novembre 2016

RITRATTO DELL'UFFICIALISTA

Non esistono poteri buoni. (F. De André)

Chi è l’ufficialista? Quali sono le sue caratteristiche salienti? In che cosa si differenzia dal negazionista? Proviamo a rispondere a queste domande in maniera concisa, ma, per quanto possibile, esauriente.

In primo luogo bisogna precisare che “ufficialista” non è sinonimo di “negazionista” (o disinformatore o depistatore o occultatore): ufficialista è, infatti, chi accetta per mera dabbenaggine e pigrizia mentale le versioni canoniche dei fatti, versioni ammannite dalle agenzie di stampa e dai media di regime, senza porsi domande, come fossero oro colato. Il negazionista, invece, è un mentecatto in perfetta mala fede che, in quanto riceve congrui compensi e privilegi e/o per fanatismo, diffonde menzogne sulla Rete ed altrove, attacca e denigra ricercatori indipendenti e cittadini non allineati. Propala fandonie, ma conosce le verità che si affanna a nascondere.

L’ufficialista è un individuo di scarsissima intelligenza: non solo accoglie in modo del tutto ingenuo le ricostruzioni di regime, ma ne introietta i continui aggiustamenti, senza accorgersi che sono in contraddizione tra loro.

All’ottusità si associa poi un atteggiamento di grettezza ed egoismo: l’ufficialista bada solo ai suoi interessi, al suo orticello, noncurante persino del destino di amici e parenti stretti. Egli considera la Rete un’accozzaglia di sciocchezze, mentre si affida alla televisione, in particolare ai notiziari reputati fonti della pura verità. Pende dalle labbra degli “esperti” (medici, scienziati, economisti, giurisperiti, opinionisti…) ritenuti non solo competenti, ma anche infallibili. Una sua frase topica è la seguente: “Se fosse vero, l’avrebbero detto in televisione”.



A prescindere dal titolo di studio, l’ufficialista difetta di senso critico, di capacità di analisi e di sintesi. Al cospetto dell’establishment ha un contegno incoerente: da un lato tuona contro l’inefficienza della classe “politica”, dall’altro continua a legittimarla con il voto ed accreditandole funzioni di cui è priva, non comprendendo che i “politici”, a qualsiasi partito appartengano, sono burattini, esecutori dei piani orditi da chi sta più in alto, ad esempio gli usurai internazionali. In tale contesto spicca il suo settario ed anacronistico dualismo: “Destra” contro “Sinistra”, “fascisti” contro “comunisti”. Questa falsa dicotomia imprigiona i sudditi in un’arena dove si svolgono finti combattimenti tra galli: la “politica” come intrattenimento.

L’ufficialista venera la “scienza” dei documentari, ossia quel cumulo di cialtronerie e di frottole confezionate per un pubblico di teledementi, inclusi quelli che si appassionano alla fanta-astronomia a base di pianeti pressoché identici alla Terra distanti migliaia di anni luce da noi, di spazio vuoto che si curva, di prossima colonizzazione dello spazio e baggianate simili.

In fondo, la mentalità del credente è quella del “borghese piccolo piccolo”, un modo di “pensare” perbenista, angusto, pieno di soggezione e servilismo nei confronti dei potenti. Egli vive in una casa di bambole dove solo per caso può filtrare una verità scomoda: quando essa si insinua, è comunque subito esorcizzata attraverso la creazione di una realtà parallela, fittizia: è questa una reazione paranoica che accomuna il seguace del sistema al classico disinformatore sciacondensaro.

L’incongruenza maggiore in cui resta invischiato l’ufficialista riguarda la natura degli esecutivi: secondo l’ideologia, il governo di “sinistra” o di “destra” è, a suo parere, composto da disonesti ed incapaci, anzi da delinquenti, eppure non sono tanto criminali da consentire un genocidio come la biogeingegneria illegale o scelleratezze analoghe. Di fronte alla geoingegneria clandestina alias scie chimiche, il nostro eroe palesa un comportamento improntato ad incredulità mista a supponenza. Qualora riesca ad afferrare qualche concetto inerente alla “guerra climatica”, si chiude subito a riccio, concludendo “Tanto, prima o poi, si deve morire”.

Quando, però, giunge il momento fatale, l’ufficialista, tanto smargiasso prima, si mostra come il più spaventato, il più codardo.

N.O.A.A.: le scie degli aerei sono una forma di geoingegneria


La National oceanic and atmospheric administration (N.O.O.A.) lo riconosce a denti stretti: quelle scie, che quasi ogni giorno deturpano il cielo ed ammorbano la biosfera, sono una forma di geoingegneria. Non è certo la confessione del crimine, della deliberata contaminazione del pianeta per mezzo delle chemtrails, ma è già un passo verso l’ammissione delle attività di geoingegneria clandestina, per lo meno verso il riconoscimento delle pesanti conseguenze dovute al traffico aereo (“civile” in primis) sul clima e sugli equilibri dei biomi. Insomma, ora nessuno può più negare che oggigiorno il cielo è… candeggiato.




“Attualmente stiamo usando involontariamente (sic) la geoingegneria”.

Non sono le parole di un attivista, ma di Chuck Long, membro dell’Earth system research laboratory della N.O.A.A., l’agenzia federale statunitense che studia le condizioni atmosferiche ed oceaniche. […]

Le ha pronunciate al convegno dell’American geophysical union, attribuendo alle scie emesse dagli aerei lo sbiancamento dei cieli e l’offuscamento della luce solare (fenomeno noto con l’espressione inglese “global dimming”, n,d.r.) in alcune (sic) regioni del mondo.

Long ed altri scienziati se ne sono accorti, studiando la quantità di luce solare che raggiunge la superficie terrestre. E’ un’energia che non è costante: nel periodo dal 1950 al 1980, per esempio, il Sole sembrò più fioco, poi, invece, l’intensità luminosa riprese a crescere. Gli specialisti hanno cercato di capire le cause di questa intermittenza, rapportandola alla variabilità naturale dell’attività solare, ma non sono state trovate connessioni tra i due fenomeni, stando a Martin Wild, ricercatore dell’Institute for atmospheric and climate science del Politecnico di Zurigo.

“Se non è il sole, deve essere l’atmosfera”, ha dichiarato Wild. Gli alti livelli di inquinamento intorno alla metà del XX secolo hanno portato alla diffusione in atmosfera di enormi quantità di particelle che intercettano una parte della radiazione solare. Anche quando Stati Uniti ed Europa hanno iniziato ad inquinare meno, le cose non sono cambiate sensibilmente. Chuck Long ed i suoi collaboratori hanno compreso che qualcosa non quadrava, altrimenti una maggior quota di luce solare dovrebbe raggiungere la Terra direttamente, mentre essa risulta deviata in misura crescente.

Infine la scoperta (sic… che colpo di genio!): la genesi del problema è da ricercare nelle particelle disperse in atmosfera dai velivoli. Il traffico aereo è responsabile di una modificazione atmosferica su larga scala.

Le scie prodotte dai velivoli sono un insieme di particolato e vapore acqueo e formano piccolissimi corpuscoli ghiacciati (in realtà è nanoparticolato per lo più metallico o di vetro, n.d.r.) capaci di rifrangere la luce del Sole e di sbiancare il cielo. Tutto ciò potrebbe avere effetti imprevisti sul clima: gli studiosi che hanno sollevato il problema non sanno nemmeno se questo fenomeno contribuisca al riscaldamento globale o ad un raffreddamento. Nondimeno si può asserire che le scie (chimiche, artificiali, non di vapore acqueo, n.d.r.) generate dagli aerei sono uno dei mezzi con cui gli esseri umani (leggi i militari, le multinazionali, i governi e mascalzoni variamente assortiti, n.d.r.) stanno alterando il sistema climatico. “Potete vederlo con i vostri occhi”, attesta Long.

Ora, se la geoingegneria comporta la manipolazione dei processi naturali, quello che sta succedendo sopra le nostre teste non si può definire in altro modo.
http://www.tankerenemy.com/2016/01/noaa-le-scie-degli-aerei-sono-una-forma.html#.WBofHdLhBdh

CHIEDITI CHE "PROBLEMA" HAI ADESSO

Aerei di linea: guerra biologica sulle nostre città



Abbiamo ricevuto uno scatto relativo ad un volo per la Polonia: in basso, sotto la coda del 737 Ryanair, si nota un tubetto centrale di scarico che prima non era presente. E' dunque palese che tale... accessorio è stato aggiunto in "post-produzione", da tecnici della compagnia low costirlandese. Quando escono dalla linea di fabbricazione i velivoli non sono dotati di questi "elementi opzionali".

L'aereo è un B737/800, matricola EI-DAD. L'amico ed attivista che ci ha inviato la foto è sicuro che quel dispositivo prima non era presente su tali velivoli. Da questa precedente istantanea, infatti, si vede solo la protezione anti-urto con il tassello utile, qualora la coda venga accidentalmente a contatto con la pista in caso di eccessiva rotazione. Tanto meno si scorgono i tre tubi osservati in altre occasioni, posti sotto la gondola motore ed oggetto di discussione in questo articolo. Tali acquisizioni sono dunque una prova schiacciante.



Sovente si notano aviogetti che emettono una sottile scia di elementi sconosciuti (solo quando sorvolano i centri abitati rigorosamente a bassa quota) proprio da quella particolare sezione di coda. E' chiaro quindi che i vettori commerciali sono coinvolti in modo diretto nella diffusione clandestina di sostanze chimico-biologiche dagli obiettivi forse non chiari, ma certamente nell'ambito di operazioni dannose per l'ambiente nonché per le popolazioni sottoposte a questo forzoso aerosol. Nel video di seguito ne vediamo un valido esempio.

Ringraziamo il nostro collaboratore ed amico per averci fornito queste preziose informazioni.

AGGIORNAMENTO

-a) Schema sezione di coda 757 (fornitoci da Prank). Dispositivo di irrorazione assente.
-b) Ryanair in azione. Dalla foto, fornitaci da TheRedTigher, si nota bene come i composti chimico-biologici dispersi fuoriescono proprio da quel tubicino assente in progetto.


http://www.tankerenemy.com/2016/01/aerei-di-linea-guerra-biologica-sulle.html#.WBocTdLhBdg

L’ex pilota olandese, Willem Felderhof, rilascia un’intervista sulla geoingegneria clandestina al Richie Allen Show

http://www.tankerenemy.com/2015/12/lex-pilota-olandese-willem-felderhof.html



Willem Felderhof, ex pilota delle linee olandesi KLM, intervistato al Richie Allen Show, nel mese di novembre del 2015, ha confermato nella sua relazione quanto da anni asseriamo a proposito delle operazioni di geoingegneria bellica.

Di seguito i punti salienti dell’intervista ed i dispositivi di aerosol montati sugli aviogetti di linea.





• I motori turbofan (o turboelica) non possono generare una scia di condensazione persistente.
• Le scie chimiche sono per lo più diffuse da appositi ugelli installati presso gli scarichi del motore.
• Le fotografie in circolazione, che ritraggono barili all’interno di aerei, si riferiscono a test di bilanciamento. Sono test compiuti dalla F.A.A.; i serbatoi non sono apparati usati negli aerei chimici.
• Le compagnie aeree low cost ricevono fondi in nero per disperdere composti chimici.
• Contrariamente a quanto si potrebbe credere, i piloti dei velivoli commerciali raramente sono al corrente delle attività chimiche.

Fontechemtrailsplanet

Ringraziamo l'amico e collaboratore TheAntitanker per averci fornito le foto in alta risoluzione che attestano la presenza di dispositivi di irrorazione montati sui velivoli commerciali.

TESTIMONIANZE DAI COMMENTI 

avevo già visto ed immortalato questi strani aggeggi,montati su di un velivolo che stazionava all'eroporto C.Colombo nel mese di Settembre.
https://lh3.googleusercontent.com/-Ax6wr9OfKpE/VmwzRYM9p4I/AAAAAAAB2ss/gGfJkac3rjw/s1152-Ic42/DSC_0257.JPG

ARMI ELETTROMAGNETICHE E TERREMOTI IN ITALIA!





 di Gianni Lannes

Strumenti di morte su scala planetaria. Esistono e sono vietati dalla Convenzione ENMOD dell’ONU, entrata in vigore il 5 ottobre 1978. Ecco un dato ufficiale su cui riflettere, anzi una firma inconfondibile di un fenomeno innescato dalla mano armata dell'uomo: scarsa profondità, ovvero ipocentro anomalo.

Il Corriere della Sera del 25 agosto scorso recita testualmente: “C’è un’anomalia in questo terremoto che ha portato per l’ennesima volta vittime e danni nella martoriata Penisola. È la scarsa profondità alla quale si è liberata la potenza accumulata nella roccia. «Tra cinque e sette chilometri appena, e questo ha portato più facilmente l’onda distruttrice ad abbattersi sulla superficie e provocare disastri e crolli» spiega Andrea Tertulliani, primo ricercatore e direttore di sezione dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Ingv. C’è un’anomalia in questo terremoto che ha portato per l’ennesima volta vittime e danni nella martoriata Penisola. È la scarsa profondità alla quale si è liberata la potenza accumulata nella roccia. «Tra cinque e sette chilometri appena, e questo ha portato più facilmente l’onda distruttrice ad abbattersi sulla superficie e provocare disastri e crolli» spiega Andrea Tertulliani, primo ricercatore e direttore di sezione dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Ingv”.

rilevazione NASA del 23 agosto 2016
 


Indubbiamente l’Italia è a rischio sismico, ma i movimenti delle placche tettoniche possono essere indotti anche da impulsi elettromagnetici emessi dai riscaldatori ionosferici in uso al Pentagono (stazioni fisse E mobili). Infatti, l’agenzia statunitense DARPA ha la tecnologia bellica per innescare terremoti ovunque. Il sistema è l’uso d'onde elettromagnetiche a bassa frequenza che possono attraversare la crosta terrestre e gli oceani; utilizzate inoltre per scandagliare gli strati superiori dell’atmosfera e la struttura interna della Terra. Il belpaese d’altronde, privo di sovranità dal 1945, è un laboratorio militare gratuito, dove non c’è bisogno di consenso delle cavie. Si possono generare eventi sismici, soprattutto in aree tettonicamente sensibili, basta avere le armi e la disponibilità di un territorio, o meglio di una colonia.

Da noi esiste l’Istituto per il rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente. Nel sito dell’IREA - una costola del CNR - SIGRIS - si legge del «Sistema di osservazione spaziale per la Gestione del Rischio Sismico, ACS  Advanced Computer Systems - Roma, 2008-2010» nonché dell’ «Intesa Operativa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Protezione Civile e l’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente IREA: Sviluppo metodologie per l'elaborazione e l'analisi di dati telerilevati finalizzati alla valutazione delle deformazioni superficiali connesse a frane, subsidenza e altri dissesti, Dipartimento Protezione Civile, 2007-2012».

Dunque, in Italia, un organismo scientifico, o meglio istituzionale, si occupa di perturbazioni ed anomalie elettromagnetiche connesse ai terremoti.
Chi sa spiegare i boati e la serie di lampi senza fulmini, senza tuoni e senza pioggia che ha funestato l’Italia centrale il 23 agosto 2016? Le foto satellitari della NASA suggeriscono qualcosa?

Il New York Times del 20 febbraio 2003 fa riferimento alle armi elettromagnetiche in suo al Pentagono. Il Washington Times, nel marzo del 1992, riportava la notizia secondo la quale i satelliti ed i sensori di terra rilevarono misteriose radioonde ed un’attività elettromagnetica prima di disastrosi fenomeni tellurici in California, Armenia e Giappone tra il 1986 ed il 1989. Il sisma che colpì Los Angeles il 17 gennaio 1994 fu preannunciato da inconsuete radioonde e da due boati. Il 12 settembre 1989, a San Francisco, in California, furono rilevate inusuali onde a bassissima frequenza. Queste onde crebbero in intensità, quindi diminuirono il 5 ottobre. Il 17 ottobre, esse furono di nuovo registrate, con segnali così forti che andarono a fondo scala. Tre ore dopo avvenne il terremoto.

Armi elettromagnetiche sono in grado di causare terremoti in siti scelti come bersaglio. Negli ultimi 50 anni, l’esercito degli Stati Uniti ha condotto esperimenti nell’atmosfera, usando onde elettromagnetiche e sostanze chimiche.  Test che coinvolgono lo strato di ozono, la manipolazione del tempo e l’uso di tecnologie per sondare l’interno della Terra, sono un preludio delle guerre che saranno scatenate nel corso del XXI secolo. 300 megatoni di esplosioni nucleari tra il 1945 ed il 1963, hanno ridotto lo strato di ozono del 4 per cento. Per ottenere il controllo del clima si usano il laser e le sostanze chimiche, per verificare se è possibile danneggiare lo strato di ozono al di sopra del territorio nemico, causare danni alle colture ed alla salute degli esseri umani. Le alterazioni nell’atmosfera provocano conformi cambiamenti nel tempo e nel clima terrestre.
Queste onde, inoltre, sono impiegate per trasmettere effetti meccanici e vibrazioni anche a grande distanza. Possono manipolare il tempo metereologico, scatenando tempeste e piogge torrenziali in un’area. Queste onde possono generare sommovimenti della litosfera. Si sa che i terremoti interagiscono con la ionosfera: infatti molti dei sismi che sono occorsi negli anni recenti, sono stati preceduti da fenomeni inspiegabili. Ad esempio, il terremoto che squassò il Tang Shan in Cina, del 28 luglio 1976, in cui morirono 650 mila persone, fu preceduto da un bagliore causato dalle onde a bassa frequenza irradiate dai Sovietici per riscaldare la ionosfera.

Se vi accontentate della "verità" ufficiale, ignorate o dimenticate che il dubbio è la base della civiltà umana.

2013- TERREMOTO IN ABRUZZO: SEGRETO DI STATO SU UN LABORATORIO DI FISICA NUCLEARE E UN DEPOSITO MILITARE

L'Aquila (prefettura in macerie): 6 aprile 2009 - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

di Gianni Lannes

L’Aquila è una città fantasma, interi paesi sono stati distrutti (Onna, Paganica, ad esempio), l’area colpita a tutt’oggi è stranamente militarizzata, eppure, del laboratorio scientifico di fisica nucleare ubicato nel sottosuolo, a 1.400 metri di profondità, sotto il Gran Sasso, zona notoriamente martoriata dal sisma del 6 aprile 2009, non è trapelato nulla a livello ufficiale. Lo Stato ed i governi (Berlusconi, Monti, Letta) tacciono. Perché?

Gran Sasso: ingresso al laboratorio di fisica nucleare - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


Quanto materiale chimico e radioattivo era presente nel predetto laboratorio al momento del sisma distruttivo? Quali esperimenti erano in corso? In particolare: quali e quanti danni ha subito la struttura sotto terra? Se gli edifici hanno retto all’impatto del sisma perché non comunicarlo all’opinione pubblica?

Cosa è accaduto in realtà nelle viscere di questa montagna violata dall’uomo con pretesti “scientifici” che disseta il popolo abruzzese? Inoltre: perché si tengono esercitazioni militari sul Gran Sasso, un parco nazionale, ossia un'area "protetta", quando l'Esercito italiano ha già in uso ben 12 aree estese per quasi 20 mila ettari (Le Ripe, Monte Stabiata, Monte Crespiola, Monte Sirente, Monte Ruzza, Prata D'Ansidonia, La Pretara, Fiume Alento, Piazza d'Armi, Echo 351, Le Marane, Bafile)? E ancora: c'è una correlazione tra la vistosa riduzione del ghiacciaio e questi giochi di guerra?



San Cosimo (AQ): deposito militare, ingresso secondario (foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

Non è tutto. Nei pressi di Sulmona, precisamente nell’agro di Pratola Peligna, sotto la collina (limitrofa al tratto autostradale che porta a Roma) vi è una grande deposito militare, chilometri di tunnel sotterranei e segreti. 


 
Pratola Peligna (AQ) - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

Nel 1999 avevo personalmente sollevato il problema dell’inquinamento bellico, sulla base di riscontri epidemiologici ed in relazione al manifestarsi di malformazioni e patologie tumorali nell’area a danno dell’ignara popolazione (ne avevo scritto sul quotidiano Liberazione) e la stampa locale (Il Messaggero, edizione Abruzzo) aveva ripreso con una cronaca una mia conferenza a Bussi sul Tirino.

 
Pratola Peligna (AQ) - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

Nel 2008 questo sito delle forze armate è stato al centro di un’aspra polemica che ha visto il generale di corpo d’armata Giorgio Ruggeri dichiarare pubblicamente: «Nel deposito militare di san Cosimo non c’è nulla che possa rappresentare un rischio ambientale o una contaminazione radiologica pericolosa per la salute della popolazione residente. Posso affermare con estrema certezza che gli ipotetici casi di malattia non sarebbero assolutamente collegati alla presenza del deposito e che non sarà smantellato perché rappresenta per l’esercito una presenza strategica sul territorio».

San Cosimo: deposito militare (veduta aerea) - foto Gianni Lannes (tutti i diritti risrevati)


Inquietante vero? Prove alla mano il governo degli Stati Uniti d’America a partire dal remoto 1957 ha fornito alle Forze Armate italiane armamenti nucleari: granate e proiettili per l’artiglieria, nonché mine in quantità industriale. Qual è il loro grado di sicurezza? Forse il ministero della Difesa e tutti i generaloni italioti fingono di ignorare il fatto che l’Italia nel 1968 ha firmato il Trattato internazionale di non proliferazione nucleare, ratificato nel 1975, che vieta la presenza sul suolo nazionale di armamenti atomici di ogni genere.


protesta popolare - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


La domanda è disarmante: in quel deposito sono stati allocati ordigni nucleari? Il deposito di San Cosimo ha subito per caso danni in seguito al terremoto del 6 aprile 2009 ed ai successivi sismi?

Gran Sasso - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


In caso positivo, quali, quanti e di che genere? In sintesi: nella zona colpita dal sisma artificiale del 6 aprile 2009 che ha ucciso 309 persone, è presente un grande laboratorio di fisica nucleare ed un deposito di armamenti ed esplosivi di ignota natura. Cosa è accaduto a tali strutture? Forse sono state danneggiate? E’ ipotizzabile che si siano verificate delle fughe di radioattività nell’ambiente circostante? Perché le Autorità dello Stato italiano non hanno verificato e non hanno comunque informato la popolazione residente?

Non si era detto e ripetuto fino alla nausea almeno dal 1946 ad oggi, che si dovesse governare l’Italia con metodi e strumenti democratici in base alla Costituzione repubblicana ed antifascista? Ma non è proprio il controllo del popolo sovrano, attraverso la conoscenza dei fatti (significativi e non) uno degli ingredienti fondamentali della democrazia?

Allora, di quale democrazia blaterano i maggiordomi del potere per conto straniero che ci usano come cavie per i loro esperimenti segreti di dominio globale del mondo?

Ecco la verità sui militari italiani a Nassiriya

Un’inchiesta di Rai News 24 rivela il ruolo del Governo italiano e dell’Eni
Un sospetto che non insospettisce più. Un mistero che si infittisce. Ed ecco che come nei migliori memorandum storici, spunta fuori la verità dei “militi noti”. I soldati italiani, quelli definiti da Ciampi “missionari di pace”, quelli caduti negli attentati, quelli di base a Nasiriya non sono in Iraq per assicurare la pace, per donare la democrazia, per aiutare la gente o per proteggere il patrimonio storico dell’antica Babilonia. E proprio “Antica Babilonia” era il nome della missione supportata dal Governo Berlusconi, che ha visto il contingente tricolore farsi sfoggio dell’interesse umanitario dell’intervento nel Paese mediorientale. Un’inchiesta di Sigfrido Ranucci, inviato di Rai News 24, ha portato alla luce foto, documenti e testimonianze di chi in Iraq sa cosa succede. Ben sei mesi prima dell’inizio conflitto, il Ministero per le Attività Produttive aveva stilato un dossier nel quale si evidenzia la necessità di inviare un imponente numero di soldati proprio nella città di Nassiriya, individuata dal governo come punto strategico per il controllo dei pozzi petroliferi e delle raffinerie. Già a metà degli anni novanta Saddam Hussein fece promessa all’azienda petrolifera italiana Eni di facili concessioni nella città irachena che possiede riserve tra i 2,5 ed i 4 miliardi di barili, in cambio della non belligeranza in caso di attacco Usa. Invece, così non è stato. Appena le truppe americane hanno invaso i territori del dittatore, si è subito conformata la mappa delle stazioni militari e, come si evidenzia dai documenti rinvenuti da Ranucci, Nassiriya è subito stata presa in consegna dagli italiani, che per riconoscenza, hanno assicurato agli Usa il loro intervento militare. Ecco, quindi, che i soldi stanziati dal governo per sostenere la costruzione di un ospedale da campo per la Croce Rossa e le numerose foto diffuse che ritraevano soldati con bambini tra le braccia, sono soltanto una copertura per un’azione ben diversa. La missione a Nassiriya è costata 10 volte più della costruzione dell’ospedale da campo. La base italiana è posizionata in maniera strategica per controllare il maggior oleodotto della città. Il reggimento San Marco, nave della marina, serviva a proteggere gli attacchi da mare. Gli elicotteri ed i pattugliamenti aerei monitoravano possibili azioni di boicottaggio dei pozzi. Insomma, si delinea un quadro che sino ad ora i più scettici avevano rifiutato. L’Italia è coinvolta ed è parte preponderante di un assalto alle riserve petrolifere irachene. Ne controlla alcune zone e la missione di pace di cui si fa vanto è solo un pretesto per zittire l’opinione pubblica. Se poi, a questo, si aggiunge che Saddam aveva concesso la possibilità all’Eni (e quindi al Governo italiano che attualmente gestisce il 30% del capitale dell’azienda) di estrarre petrolio dai sui territori in cambio di “apparecchiature” molto sospette e che non lasciano molti dubbi sul fatto che si trattasse di armi, è davvero giunto il momento in cui, non solo chi si proclama pacifista, ma l’Italia intera deve spingere per il ritiro delle truppe dall’Iraq. Tutti devono chiedere ragguagli sull’esport di armi dall’Italia alle popolazioni in guerra. Perché, il pacifismo non è cosa da pochi, non è lo sfilare con il volto del Che cucito su di un vessillo rosso sangue sovietico e cubano, non è fingersi missionari per creare dipendenza. Pacifismo è combattere la guerra con la pace, con la forza che viene dagli ideali e dall’unione delle persone di qualunque etnia, religione o partito.
Pubblicato su Controcorrente di Maggio 2005

PE LA MAIELL !

PE LA MAIELL !
LA MIA MAIELLA : REGINA MAESTOSA DELLA MIA TERRA !!! URLA STOP scie chimiche!!! Vasto (CH) Abruzzo Italia Europa Mondo 14 gennaio 2014 ore 15.00